Ayurveda: una scelta di vita.

Mai come oggi siamo chiamati ad una scelta: continuare con la vecchia strada del consumo indiscriminato, del lavoro concepito come produzione fine a se stesso, dello sfruttamento ambientale, con gli occhi bendati, senza pensare che ogni nostro gesto, azione e scelta va o no in una direzione oppure cambia rotta.

La nostra associazione Miva, dagli inizi del suo percorso, si è proposta come un luogo di riflessione sullo stile di vita a cominciare da noi stessi.

Vorremmo approfondire questo argomento inoltrandoci insieme nelle strade che abbiamo delineato nel nostro programma e statuto.

Mi interesso di Ayurveda dal 2015, da quando cioè abbiamo ospitato l’Associazione Monaci Erranti, che nella figura della sua presidente Alida Dal Degan, ha portato a Bosa la cultura della medicina indiana.

Con lei abbiamo approfondito l’arte del massaggio nella cura della persona, lo studio dell’alimentazione come base per stare bene, l’apprendimento di alcune regole fondamentali della cucina ayurvedica, per imparare l’uso delle spezie nell’equilibrio dei dosha, e il valore nutrizionale dei cibi che consumiamo.

Lo scopo del nostro lavoro è quello di far conoscere la medicina ayurvedica e renderne la pratica accessibile a coloro che vivono anche al di fuori dell’area geografica e della cultura che l’hanno prodotta. Integrare culture diverse ed esperienze umane è meraviglioso e molto coinvolgente.

Il primo pensiero fondamentale che non conosce limiti di spazio luogo e tempo è comprendere che la salute è dentro di noi, possiamo ascoltarla muoversi come onde del mare, solo se vogliamo, se ci dedichiamo.In caso contrario non ci si può aiutare e nulla serve se non c’è consapevolezza.

La natura che ci circonda è la nostra casa: perdere il contatto è perdere una parte del nostro corpo, i sensi, il cuore e il cervello.

Riconoscere il legame è già essere a casa.

L’Ayurveda mira a una vita in armonia con l’intelligenza del cosmo, affinché perfezioni la nostra intelligenza personale in modo che attraverso di essa noi possiamo ritrovare l’unione con la natura e quindi ricongiungerci al sé autentico. A questo principio si ispira anche lo Yoga.

Per realizzare questo fine è necessario che l’intelligenza si risvegli e si liberi dal dominio dell’io.

Secondo l’Ayurveda, la salute non è una condizione naturale ma una ricerca continua dell’equilibrio.

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